Continuano le indagini sull’incidente dell’auto che ha travolto sei bambini nel cortile di un asilo.
Pochi giorni fa un’auto ha travolto alcuni bambini in un cortile di un asilo a L’Aquila. Sei bambini sono stati colpiti e uno e morto, un altro si trova in ospedale in gravi condizioni mentre altri quattro sono feriti. Le condizioni delle due bimbe di quattro anni che giocavano nel cortile quando sono state travolte dall’auto stanno migliorando.
Nuovi elementi emergono dalla perizia della procura de L’Aquila. La donna aveva parcheggiato l’auto in discesa, lasciando a bordo un minorenne per andare a prendere i figli a scuola. Ma quanto emerge dalla perizia dimostra che il freno a mano è elettrico e quindi cambia la dinamica. Dalle dichiarazioni della donna, la proprietaria dell’auto era convinta di aver parcheggiato in un luogo in pianura. “Sono sicura di aver inserito la marcia e di aver lasciato la macchina in pianura”, ha detto la donna.
L’auto però si è messa improvvisamente in movimento sfondando la recinzione e travolgendo i bambini. La tragedia che ha colpito l’asilo ha fatto sprofondare la città in un dolore collettivo tanto che il sindaco ha proclamato lutto cittadino. Ora la donna proprietaria dell’auto è indagata per omicidio stradale. Il pm non ha richiesto l’arresto immediato in attesa di riscontri tecnici per verificare la dinamica dell’incidente.
Difetto tecnico o responsabilità del minorenne?
La procura sta indagando per accertarsi che sia stato un difetto tecnico oppure la responsabilità è del figlio della donna di 12 anni lasciato in macchina che ha sbloccato il freno a mano. Le prime dichiarazioni della proprietaria dell’auto che ha travolto l’asilo sono state: “Ho lasciato mio figlio in auto, sono sicura di aver lasciato la macchina in pianura e di avere inserito la marcia, non mi ricordo di aver inserito il freno a mano. Poi ad un certo punto sono andata a prendere le due mie figlie gemelline”.
Poi ha aggiunto: “Me la sono vista passare avanti, ho provato a fermare la macchina con le mani ma non ci sono riuscita. Siamo distrutti e addolorati. Chiediamo e chiederemo ancora scusa alla famiglia del povero Tommaso e dei bambini feriti”. Inoltre, il 12enne in auto non riusciva a scendere dall’abitacolo. “Mio figlio durante la corsa ha cercato di uscire dalla macchina sbattendo la testa dentro l’abitacolo. Io e tutta la mia famiglia non riusciamo a darci pace, questa tragedia ci segnerà per la vita. Le mie figlie hanno visto le drammatiche scene e sono sotto shock”.